Programma Politico – Beni comuni e pace
Programma Politico – “Beni Comuni e Pace”
1. No alla spesa per gli armamenti
Stop immediato agli investimenti pubblici in armi e mezzi militari.
Riallocazione delle risorse militari verso settori civili: scuole, sanità, ricerca, trasporti pubblici.
Promozione della diplomazia, della cooperazione internazionale e di missioni civili di pace.
Azzeramento progressivo della spesa militare, con un piano di riconversione industriale delle aziende che producono armi: trasformarle in produttori di tecnologie civili, energie rinnovabili e innovazione verde.
2. No alle privatizzazioni
Difesa dei beni comuni: nessun profitto privato su ciò che serve alla vita quotidiana delle persone.
Acqua → Gestione interamente pubblica e partecipata. L’acqua è un diritto, non una merce.
Autostrade e trasporti → Torno sotto controllo pubblico, con pedaggi ridotti e investimenti per la sicurezza e la manutenzione.
Energia → Stop alla privatizzazione di luce e gas. Creazione di una compagnia pubblica dell’energia che investa su rinnovabili e riduca le bollette.
Comunicazioni → Telefonia, internet e reti digitali come infrastrutture pubbliche strategiche, accessibili a prezzi equi.
Sanità → Difesa della sanità pubblica e gratuita, stop a tagli e privatizzazioni. Più fondi a ospedali, medici e ricerca.
Enti patrimoniali e beni culturali → Nessuna svendita ai privati. I beni storici, artistici e naturali devono rimanere patrimonio pubblico, con una gestione trasparente e partecipata.
3. Redistribuzione e giustizia sociale
Con le risorse liberate dalla spesa militare e dal recupero delle privatizzazioni, rafforzare il welfare (sanità, scuola, pensioni, reddito di base).
Sostegno al lavoro stabile e dignitoso, riducendo la precarietà.
Investimenti in ricerca, innovazione e cultura.
4. Transizione ecologica e sostenibilità
Piano nazionale per le energie rinnovabili e l’efficienza energetica.
Tutela del territorio: stop al consumo di suolo, difesa delle aree naturali, lotta all’inquinamento.
Incentivi per trasporti pubblici, biciclette e mobilità sostenibile.
5. Democrazia partecipata
Coinvolgimento diretto dei cittadini nelle scelte fondamentali (referendum consultivi vincolanti su temi strategici).
Trasparenza totale nelle decisioni e nella gestione delle risorse pubbliche.
Lotta alla corruzione e alle lobby private che influenzano la politica.
👉 In sintesi:
Un’Italia che sceglie la pace invece delle armi, i beni comuni invece dei profitti privati, la giustizia sociale invece delle disuguaglianze.